ミケラと友人たちへ-影舞についての手紙(イタリア語版)-


イタリア・パドマ市のミケラ・トネーロさんが
きくみるはなす縁坐舞台の「影舞」について彼女に宛てて書いた文章をイタリア語に翻訳してくださいました。

簡単ではない作業に専心し、実現してくださったことをとてもありがたく思っています。
有無ノ一坐一同心から御礼申し上げます。

ここにミケラによるイタリア語の文章を掲載させていただき、
縁坐舞台守人として生きて往く我々のさらなる決意の記念といたします。

ミケラへの返礼として我らができることは、
「この世の名残り旅の一坐 イタリア円坐街道」で、一坐そろって彼女のもとへ参上すること。
そして「きくみるはなすパドマ縁坐舞台」を開催することです。

ミケラ、影舞をイタリアの言葉に移してくださってありがとう。
彼の地でのミケラとの久しぶりの再会をとても楽しみにしています。

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(以下より、影舞についての手紙 イタリア語版です
日本語原文はこちらをご覧ください


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A Michela

Penso sia una benedizione che Kagemai sia difficile da descrivere a parole.
È chè Kagemai non è parola, ma “danza dell'esistenza” tra me e la persona che ho di fronte.


La mia e la tua "Esistenza" di per sè stessa non può essere espressa direttamente dalle parole.
Ci è molto più immediata, perciò non può essere oggettivata da esse.
E anche Kagemai ci è sempre molto piú immediato di quanto non lo siano parole e pensieri.

Kagemai inizia con un reciproco inchino tra due persone,
sedute sui talloni una di fronte all'altra, con l'animo serio e sincero di chi si mette davvero in gioco.

Inchinarsi è l'azione di esprimere rispetto e apprezzamento,
per lo “spazio vuoto” che si trova in mezzo e intorno ai due e li avvolge entrambi;
e per l'esistenza stessa dell'altro che sta di fronte.

In questo spazio sicuro che si crea tra i due tramite l'inchino,
le punte delle dita dell'uno e dell'altro si vengono incontro sino a sfiorarsi delicatamente.

Quando due persone si vengono incontro con riguardo e consapevolezza,
anche i loro polpastrelli si toccano con riguardo e consapevolezza.

Quando le punte delle dita dell'uno e dell'altro si toccano con riguardo e consapevolezza,
lo spazio cosciente del "Sé" e lo spazio cosciente dell' "Altro" si sovrappongono e diventano Uno.
E anche il terzo spazio, che era tra di loro e li avvolgeva, si sovrappone e diviene parte di quell'Uno.

In questo "spazio a tre strati", "qualcosa" comincia ad accadere.
Quando danzo toccando la punta delle dita del mio compagno,
sono in uno spazio diverso da prima.

Eppure, pur essendo io diverso da quello che ero prima, è ancora il mio spazio.
In altre parole, è un nuovo spazio dell' "Io" mai sperimentato prima di quel momento.

Certo, anche prima di toccare la punta delle dita dell'altra persona ero me stesso.
Eppure, quando tocco la punta delle dita dell'altro e inizia Kagemai,
diventa lo spazio vivo di "Uno" chiamato "Due".

Vorrei chiamarlo "SpazioPresente dell'UnoVivente ".

Il motivo per cui la danza Kagemai, che è "SpazioPresente dell'UnoVivente", è così bella,
è che ha l'aspetto dell'eternità, di ciò che non deperisce nel tempo.

Kagemai è danzare su di un palcoscenico chiamato "Eternità" che trascende il tempo,
è danzare, vivere nello "SpazioPresente dell'UnoVivente".

L' "Eternità" per i Kagemaijin (tutte le persone che sentono il fascino dello spazio del Kagemai)
è lo "SpazioPresente dell' UnoVivente".

La parola "Eternità" esprime una sensazione di cui sin dall'antichità un'infinità di persone ha fatto esperienza piena,
eppure oggi, è diventata una parola vuota e rinsecchita, astratta.
Quand'è allestito il palcoscenico Kagemai, l' "Eternità" che emerge sullo sfondo
come "Corpo invisibile agli occhi" dello "SpazioPresente dell'UnoVivente",
rinviene assieme alla sensazione piena dello Spirito nel mentre della nostra vita quotidiana.

La parola giapponese per corpo "Karada" significa "Spazio vivente".
"Il corpo invisibile agli occhi"
è lo "SpazioPresente dell'UnoVivente" in cui si fondono Spirito e Corpo,
di cui gente comune di città come noi può fare vividamente esperienza.

"Questo mondo" in cui viviamo è fatto di tempo storico.
Quando danziamo Kagemai, siamo sia nel tempo di questo mondo che nello "SpazioPresente dell'UnoVivente".

I Kagemaijin danzano in questo mondo e allo stesso tempo danzano nell'Eternità, oltre il tempo storico.
Pertanto, la Umu-no-Ichiza (la Compagnia dell' EssereNonEssere) allestisce il palcoscenico di "Improvvisazione Orale Enza Kagemai"
in luoghi come templi, chiese, cimiteri, rovine, vecchie case popolari e antichi monumenti.

Cosa succede quando allestisci un palcoscenico per Kagemai in luoghi ordinari e insignificanti della vita di tutti i giorni, come davanti a una casa vuota in una strada secondaria?

Innanzi tutto, i due danzatori si inchinano alla strada secondaria e alla casa vuota che esistono nello spazio tra di loro.
Poi, nel momento in cui si volgono uno di fronte all'altro e si fanno il reciproco inchino, si alza lo "SpazioPresente dell'UnoVivente".

Quando le punte delle dita delle due persone si toccano nel nuovo tempo e spazio che sono sorti, ha luogo il "trasporto" del Kagemai.

Cosí, allo sfondo della casa vuota che sta per crollare,
si sovrappone lo spazio sulla stessa lunghezza d'onda di luoghi antichi dalla lunga storia come cimiteri e rovine.

In quel momento, una normale strada secondaria e una casa vuota
diventano "The secret path" e "The empty house" e iniziano una nuova esistenza

sulla lunghezza d'onda dello
"SpazioPresente dell'UnoVivente" o "Eternità vivente".

La gente del posto a cui capita di vedere lo spettacolo di questa "Danza delle ombre della casa vuota in una strada secondaria",
ha la sensazione che le immagini importanti della propria vita individuale
rivivano vividamente nello "SpazioPresente dell' UnoVivente", l' "Eternità vivente".

Un paesaggio ordinario che esiste in un angolo di vita quotidiana, sintonizzandosi sulla lunghezza d'onda dell' "Eternità",
torna a rinnovata esistenza nella vita di noi persone comuni che conduciamo vite quotidiane ordinarie.
È un "ritiro" in forma d'arte performativa popolare

questo "Kosho Sokkyo Enza Kagemai" (Cerchio seduto di Improvvisazione orale e Danza delle ombre) che pratichiamo noi che abbiamo un'anima giapponese, della Umu-no- Ichiza (Compagnia dell' EssereNonEssere).

Tutti i fatti e le esperienze sensibili sulla terra sono effimeri e fugaci.
Ma a seconda del modo in cui viviamo, della maniera in cui affrontiamo le cose della vita e gli altri,
tutte le cose terrene, le cose sensibili, fisiche, vengono trasmutate in cose spirituali e ultraterrene.

A seconda di come siamo e di come ci relazioniamo, il mondo terreno e sensuale si sposta nel mondo ultraterreno e spirituale.
In giapponese lo chiamiamo "takai suru" (fare altro mondo).

Significa passare da questo mondo a un altro completamente diverso.

E c'è una parola nella parlata comune, "Michiru",
che suggerisce anche che, invertendo il vettore, il mondo spirituale arrivi dall'Aldilà sulla Terra.

Nei dialetti locali delle prefetture giapponesi di Kochi e di Hiroshima,
la parola "Michiru" significa morire o "passare all'altro mondo" ("fare altro mondo").
"Michiru" significa essere pieni, nel senso di essere pienamente soddisfatti al 100%, di esistere pieni di gioia traboccante,
e in Giappone è spesso usato come nome di persona per esprimere l'augurio di vivere la vita in questo modo.

In quanto nativi giapponesi, abbiamo l'innata fede/credenza che "vivere" significhi "essere pieni di prosperità/ricchezza".

E quindi il momento del "passare all'altro mondo" ha il sapore spirituale di una vita che giunta al culmine della ricchezza si compia con piena soddisfazione,
il sapore d'aver fatto il pieno di vita al 100% .

A Michela, che ama il palco del Kagemai e lo chiama "ritiro",
quanto sopra è ciò che vorrei dire come spiegazione di Kagemai,

la linea di pensiero che stiamo attualmente seguendo nella pratica in loco.

Eccoci,
Michela, che continua la sua vita nell'Italia di oggi, i suoi cari, amici e famiglia,
e Noi, che abitiamo in Giappone, e tutte le persone del mondo,
nello spazio scenico del Kagemai che sorge nello "SpazioPresente dell'UnoVivente",
nello spazio-tempo eterno aldilà del tempo, ricolmo della ricchezza dell'altro mondo,
ci incontriamo per la prima volta.

Diverse le razze di cui siamo, diversi i luoghi in cui viviamo, diverse le lingue che parliamo:
è per ambo le parti un incontro nuovo, un primo incontro assoluto.

Eppure,
è un incontro molto nostalgico, tanto atteso, eterno.
Michela conosce molto bene questa sensazione, vero?

La Compagnia dell'EssereNonEssere pensa che il misterioso fatto di stare effettivamente esistendo e vivendo il presente come esseri umani in questa era moderna,
sia l'ultima e universale arte performativa.

Enzabutai (il "Teatro del cerchio seduto") e Kagemai (la "Danza delle Ombre") sono piccole forme d'arte performativa popolare emerse in Giappone.
Il Moribito (il custode dell'Enza e del Kagemai), per prima cosa siede nell' "Enza" (il "cerchio seduto") e porge orecchio ai canti di vita delle persone, che sono a loro cari.

Se anche l'Enza dura poco tempo, il custode partecipa seduto nel cerchio in mezzo agli altri come Umano tra gli Umani, disposto a vivere l'incontro sul serio.

In questo modo, i nostri corpi invisibili interagiscono tra loro al di là del tempo e nasce lo spazio Kagemai.
I partecipanti si sentono come se conoscessero il luogo da lungo tempo, da sempre.
In un tale cerchio, a sovrapporsi sono i paesaggi variopinti e nostalgici di varie località d'Italia, immagino...

E nei paesaggi nostalgici, come sempre, ecco che appaiono figure e immagini di persone nostalgiche.
Sul palco di Enza e Kagemai, non si tratta di una semplice impressione,
è una "realtà spirituale" la cui esistenza può essere verificata anche se non può essere vista ad occhio nudo.

In Giappone, questa realtà spirituale è chiamata fin dai tempi antichi "CuoreAnima".
Quando due persone danzano con rispetto e serietà, le persone volte allo spazio Kagemai,
vedono la danza delle ombre del CuoreAnima in visita dalla grande casa eterna.

In momenti come questo, il piccolo palcoscenico di Enza e Kagemai brilla vistosamente.
Questa luce spirituale trasparente, che noi chiamiamo 'Illuminazione' (Terashi), è la luce di scena di Enza e Kagemai.

Ho provato a tradurre Kagemai in inglese:

Kage (Ombra),

The shadow of emptiness
(l'Ombra del Vuoto)

"Mai" (danza),

The dance of spiritual land
(la danza della Terra dello Spirito)

Kagemai si traduce letteralmente "Shadow Dance" (Danza dell'Ombra) in inglese,
ma penso sia una buona idea per le persone in Italia chiamarlo "KAGEMAI", in giapponese.

Prima o poi, verrà certamente il giorno in cui verrò a trovarvi tutti come membro della Compagnia Umu.
Non vedo l'ora di farlo!

Nel frattempo, molte cose stanno accadendo nel mondo,
mi raccomando Michela, stammi bene!

Kunihiko Hashimoto

Umu no Ichiza  (Compagnia dell' EssereNonEssere)
Kosho Sokkyo Enza Kagemai (Cerchio seduto di Improvvisazione orale e Danza delle Ombre)